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Eserciziario per OSS 7

DOMANDE & RISPOSTE > Occasionali e rare > 1° Parte

Prova orale ASL di Pistoia

La commissione esaminatrice rivolge al candidato questa domanda :
Quali sistemi antidecubito conosce?



Sistemi antidecubito di supporto

La prevenzione e la cura delle lesioni da decubito hanno indirizzato le ditte del settore ad impiegare mezzi e studi massicci per la progettazione di ausili contribuendo a ridurre i tempi di degenza del paziente, i costi gestionali e i problemi di organizzazione del personale.
Le caratteristiche che un qualsiasi letto di degenza deve possedere, per evitare eventuali patologie terziarie:
- piano rigido che permette l'allineamento della colonna vertebrale e la distribuzione uniforme del
peso corporeo
- archetto alza coperte utile per evitare il peso della coperta (l'ausilio permette di posizionare il piede in posizione neutra e per favorire l'aerazione sotto le coperte)
- spondine di contenimento che aiutano il paziente nei cambi di posizione
- snodi a manovella o elettrici
- staffa con trapezio
- spazio per posizione talloni nel vuoto.

CLASSIFICAZIONE DEI DISPOSITIVI ANTIDECUBITO

I sistemi di supporto esercitano la loro efficacia quando consentono l'affondamento della superficie corporea a rischio. Questo affondamento non deve essere tale da determinare l'appoggio diretto della superficie a rischio sulla base d'appoggio del presidio (fenomeno del toccare il fondo).
Analizziamo:
a. letti antidecubito
b. materassi a riduzione di pressione
c. cuscini antidecubito
d. ausili per posture (talloniere, gomitiere, ecc…)


Tipologie di letti antidecubito:
1) letti antidecubito ad acqua;
2) letti antidecubito ad aria;
3) letti antidecubito basculanti, rotatori e articolati;
4) letti antidecubito fluicidizzati


1) Letti ad acqua
Il letto è costituito da un contenitore in fiber-glass che accoglie un materasso ad acqua in materiale polivinilico termoresistente, antiacido, anallergico, inoltre il presidio possiede un termostato elettrico regolabile per il controllo della temperatura dell'acqua. Il letto sfrutta i principi di galleggiamento, riducendo la pressione esercitata dal corpo del paziente sul materasso.
Limiti: i materassi ad acqua non possono essere raccomandati nella prevenzione LdD7 (Prova IVD);
scarsa tolleranza del paziente; difficoltà di gestione da parte del personale; ridotta traspirazione della cute; ingombro notevole.

2) Letti ad aria
Letto a flusso laminare d'aria.
E' un apparecchio di degenza ad alta tecnologia, progettato per offrire la massima protezione a pazienti con gravi patologie.
N.B. I sistemi ad aria composti da celle con un diametro non superiore a 10 cm sono probabilmente più efficaci dei sistemi composti da celle più piccole perché permettono che il corpo dell'assistito sia sufficientemente sollevato (Prova Categoria IIIA CDC Atlanta)
o Letti ad aria con dispositivi di base
o Letti ad aria con dispositivi ad aria non a cessione, statici
o Letti ad aria con dispositivi ad aria non a cessione, a pressione alternata
o Letti ad aria con dispositivi ad aria, a reale cessione d'aria

3
) Letti basculanti, rotatori, articolati
Sono letti antidecubito che per le loro caratteristiche tecniche, permettono il cambio di posture del paziente, scaricando le parti in appoggio tramite movimenti alternati rotatori e basculanti.
Funzionano normalmente, tramite leve e manovelle, oppure elettricamente tramite centraline e schede computerizzate che possono essere programmate per 24 ore. Alcuni di questi letti possiedono oltre alla caratteristica del movimento l'aggiunta di un materasso antidecubito.

4) Letti fluidizzati:
Appartenenti ai dispositivi più avanzati, forniscono tutti i vantaggi della fluttuazione, riducendone i limiti (macerazione, difficoltà di posizionamento o immobilizzazione del paziente).
Il sistema è composto da un letto contenitore di ampie dimensioni e di notevole peso nel quale opera una massa di microsfere di ceramica intrise di silicone attraversata da una corrente di fluido (sistema fluidizzato gas-solido), il tutto ricoperto da un telo filtrante di poliestere monofilamentoso.
Tramite un compressore viene immessa nel sistema aria tiepida che passa attraverso le microsfere, muovendosi tra loro queste producono le stesse caratteristiche dei fluidi, favorendo l'affondamento totale e costante della persona assistita senza diretto appoggio ai sottostanti piani rigidi.
Questi letti sono indicati solo per alcune particolari indicazioni cliniche.
Caratteristiche:
- estrema riduzione della pressione da contatto;
- eliminazione delle forze d'attrito;
- riduzione della necessità di frequenti cambiamenti di postura;
- possibilità di istantanea defluidizzazione (facilita le manovre rianimatorie);
- i liquidi vari lentamente si depositano sul fondo del letto conservando il pH fisiologico;
- regolazione termostatica della temperatura.
Limiti:
- costo elevato e manutenzione complicata; se usato per troppo tempo può provocare atteggiamenti viziati.

Tipologie di materassi/cuscini a riduzione di pressione
a) ad acqua (oggi quasi in disuso perché non raccomandati dalle evidenze scientifiche)
b) ad aria
c) con supporto in gel
d) in gommapiuma
e) in fibra

a) Materassi e cuscini ad acqua
sono costituiti da una doppi fodera, utilizzata come contenitore per il riempimento d'acqua. E' importante che il paziente sia posizionato correttamente al centro del materasso e che questo sia sempre riempito a sufficienza. Si raccomanda inoltre una costante verifica dello stato di sudorazione del paziente in quanto tale tipo di presidio non permette una naturale traspirazione tra cute e lenzuolo. Limiti:
- i materassi ad acqua non possono essere raccomandati nella prevenzione LdD8 (Prova Categoria IV D CDC Atlanta);
- mancanza di regolazione termostatica; difficoltà di gestione da parte del personale; riduzione
della traspirazione.

b) Materassi e cuscini ad aria
-a semplice riempimento d'aria:
per un uso corretto occorre regolare la pressione dell'aria in relazione al peso del paziente ed alla
temperatura ambientale. Sono indicati per pazienti con rischio di LdD molto basso.
- a pressione d'aria alternata: sono costituiti da una fodera interna suddivisa in più settori che, in condizioni d'uso vengono riempiti e svuotati ciclicamente tramite un compressore elettrico, possono essere a pressione alternata a liste o a bolle. L'alta tecnologia consente di scaricare le pressioni d'appoggio in alternanza. Per oltre il 60% del ciclo di funzionamento la pressione è mantenuta al di sotto della
Pressione di Occlusione dei Capillari (POC).
Un limite di tale materasso può essere il rumore della pompa di gonfiaggio.
sono indicati per i pazienti con indice di Braden < 13 e/o con presenza
di LdD al I stadio.
I materassi a pressione alternata calibrata sono indicati per pazienti con indice di Braden < 16.
- a fluttuazione dinamica d'aria tra elementi comunicanti:
l'ausilio è formato da una fodera interna in gomma composta da un elevato numero di camere d'aria
comunicanti e da una fodera esterna con funzioni sia di contenimento che di traspirazione Esiste la possibilità di utilizzarlo anche in modalità statica. E' il movimento del paziente a sfruttare l'effetto antidecubito
che provoca uno scambio d'aria tra le camere contigue del materasso.

Sono indicati per i pazienti
con indice di Braden < 13 e/o con presenza di LdD fino al II stadio esteso.
- a cessione d'aria per pazienti ad alto rischio:

Questi materassi (anche sovramaterassi), ad alta tecnologia e cessione d'aria, consentono di scaricare costantemente le pressioni d'appoggio senza alternare le zone di carico e scarico come
avviene nella pressione d'aria alternata. Offrono la possibilità di riscaldare l'aria ceduta , sono dotati anche di pulsoterapia.
Sono indicati per i pazienti con indice di Braden < 9 e/o in presenza di LdD al III o IV stadio e per pazienti con edemi importanti a livello declive.

NOTA:
I teli di rivestimento dei materassi ad aria succitati sono di GoreTex, il tessuto che in bio-ingegneria viene definito "tessuto poroso" per eccellenza permette all'aria prodotta continuamente nella turbina esterna al materasso di immettersi all'interno della superficie del materasso. L'aria
raggiunge poi la superficie corporea del paziente: il fluire costante dell'aria consente di prevenire l'aumento dell'umidità corporea e contemporaneamente "asciuga" i liquidi in eccesso evitando la macerazione. Da ciò risulta che la cute della persona assistita dovrà essere il più possibile a contatto con tale tessuto pertanto sarà importante ridurre l'utilizzo di lenzuola e traverse.
I sistemi ad aria composti da celle con un diametro non superiore a 10 cm sono probabilmente più efficaci dei sistemi composti da celle più piccole perché permettono che il corpo dell'assistito sia sufficientemente sollevato (Prova Categoria IIIA CDC Atlanta)

c) Materassi e cuscini in gel
presentano una fodera interna contenente gel di silicone o di poliuretano ed una fodera esterna di contenimento che permette la traspirazione del paziente
Offrono la sensazione di stabilità e presentano una bassa variazione di temperatura rispetto a quella ambientale, sono di forma anatomica e impediscono lo scivolamento del paziente in avanti. I cuscini sono invece indicati per pazienti che in posizione seduta possiedono una scarsa stabilità. Indicati per la prevenzione primaria.
Nota: Materassi e cuscini in gel o fluidi automodellanti associati a basi anatomiche in schiuma sono consigliati
d) Materassi e cuscini in schiuma biologica:
costituiti da strutture a cellule aperte che garantiscono la circolazione locale dell'aria, quindi latraspirazione naturale, limitando i fenomeni di macerazione tissutale e di sovraccarico pressorio.
Nota: Materassi in schiuma viscoelastica possono essere raccomandati per la prevenzione delle
lesioni da decubito (Prova Categoria I A CDC Atlanta supportata da studi sperimentali o epidemiologici)

e) Materassi e cuscini in fibra:
presentano un'imbottitura composta da fibre sintetiche cave rivestite da silicone che hanno un
comportamento elastico.
MANUTENZIONE DEI DISPOSITIVI ANTIDECUBITO
Al personale infermieristico e di supporto compete di garantire:
- la manutenzione periodica
- la manutenzione straordinaria
- la sanificazione e sanitizzazione
di tutti i dispositivi antidecubito in base alle indicazioni delle ditte produttrici.

CAMBIO DELLA BIANCHERIA E IGIENE DEL RIVESTIMENTO DEI MATERASSI
Non appena la biancheria del letto si bagna o si sporca di deiezioni, va cambiata prontamente con
altri capi morbidi, senza toppe o cuciture, perfettamente asciutta e ben distesa sul materasso.
Anche la biancheria personale del paziente deve essere asciutta e morbida; per i pazienti allettati sono preferibili capi di biancheria aperti dietro, onde evitare fastidiosi raggrinzimenti nelle posizioni supina e semi seduta.
Nota: il numero di strati (lenzuola, traverse, ecc…) presenti tra la persona e il materasso o il cuscino a riduzione di pressione, ne riduce l'efficacia - effetto amaca pertanto essi andranno ridotti al minimo indispensabile.
Per l'igiene
- della fodera esterna di contenimento (che permette la traspirazione del paziente) --rivestimento
Vita Trend dei materassi antidecubito TheraRest -
- del rivestimento in GoreTex dei materassi specifici per pazienti con lesioni da decubito della si precisa che tali fodere/rivestimenti andranno
a) sanificati con acqua e soluzione detergente a pH fisiologico e sanitizzati con una soluzione disinfettante di Fenplus allo 0.5% che si ottiene diluendo 5 ml di Fenplus per ogni litro d'acqua in apposito erogatore dedicato; si tratterà il rivestimento con panno monouso
imbevuto di tale soluzione e si lascerà agire per 15 minuti. In caso ci sia il paziente allettato si sanitizzerà senza lasciare agire i 15 minuti previsti. Se dopo i 15 minuti il tessuto non è asciutto si potrà passare un panno monouso pulito.
b) Al cambio del paziente se il rivestimento non è stato contaminato si procede come al punto
a). Se risulta contaminato, macchiato dopo la dimissione del paziente il telo di rivestimento viene inviato presso la lavanderia ospedaliera e si procede a rivestire il materasso con una fodera di ricambio Vita Trend. Anche in caso di paziente infetto si procede all'invio del rivestimento in lavanderia in apposito sacchetto per materiale infetto con specificazione
all'esterno del contenuto interno.
c) In caso di intolleranze al prodotto Fenplus viene indicato l'uso di soluzione di Antisapril al 5% (50 ml. di prodotto in un litro d'acqua). Si lascia poi agire per 5 minuti.
Assolutamente controindicato dalla ditta produttrice l'uso di solventi, alcoli, iodofori.


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